Il viaggio peggiore del mondo. L’avventura del comandante Robert Falcon Scott al Polo Sud

Una storia scritta da Sandro Iannaccone e raccontata da

Sandro Iannaccone ed Enza Notarangelo

19 aprile, ore 19, nella Green Cave a Monte Sant’Angelo

Ingresso libero

Il 17 gennaio 1773 il navigatore James Cook fu la prima persona al mondo a superare il Circolo polare antartico e a ipotizzare che di là degli iceberg stesse un continente enorme e inaccessibile. Un luogo di luce e di tenebra, una creatura bianca e feroce che oggi conosciamo con il nome di Antartide. Inaccessibile l’Antartide si sarebbe rivelato davvero – inaccessibile, ma anche affascinante e fatale. L’inizio del Novecento è stata l’epoca d’oro dell’esplorazione antartica, un’epoca in cui grandi eroi si sono affannati per piantare per primi la bandiera su quel «punto del nulla geografico» che è il Polo Sud. Alcuni di loro pagarono la gloria con la vita. Le imprese di Robert Falcon Scott, Roald Amundsen e Ernest Shackleton sono storie sbalorditive, futili, grandiose e tragiche, come il lancio di una monetina nel vuoto. E sono storie scolpite nella loro corrispondenza, fitta e copiosa: le illustrano migliaia di pagine di diari, lettere, fotografie. Lasciti dall’inestimabile valore letterario, scientifico e umano. “Il viaggio peggiore del mondo” è il racconto della più gloriosa e tragica di queste avventure, la spedizione Terra Nova, condotta dal comandante Scott tra il 1910 e il 1912.